Il cuore verde d’Italia, l’Umbria, lo è anche per le sue distese di oliveti, che producono degli oli extra vergine d’oliva (EVO) di altissima qualità, delicati e saporiti allo stesso tempo, che con grazia sanno donare un tocco in più ad ogni ricetta senza coprire il sapore originario.
Ne troviamo molti nella guida Gambero Rosso che ogni anno raccoglie e premia i migliori EVO di tutta Italia, da Nord a Sud. Eppure in Umbria i produttori di olio extra vergine di oliva non sono solo medio-grandi frantoi, o cantine (come Arnaldo Caprai), c’è anche una miriade di piccoli produttori, spesso agriturismi e locande, che vendono ai propri clienti o a una stretta cerchia il loro “oro verde”. Sono meno conosciuti, ma di alto livello comunque – le cultivar, il sole, le terre sono sempre le stesse del resto.
Di un viaggio si ricordano sempre i colori, gli odori, i sapori, tutto ciò che colpisce direttamente i propri sensi, che tengono traccia delle esperienze fatte. Per questo tra i souvenir di una vacanza si usa riportare prodotti tipici del luogo dove si è stati così bene, per portare un po’ di quel benessere nella routine quotidiana una volta rientrati. Senz’altro soggiornando in Umbria, si avrà la possibilità di degustare olio in un agriturismo, certi del fatto che sia prodotto naturalmente, a km 0, il vero alimento “dal produttore al consumatore”. Portarne a casa una bottiglia permetterà di sentire il sapore dell’Umbria ancora per molti giorni.
Infatti, gli agriturismi nascono proprio – come dice la parola stessa – dall’incontro del turismo con la realtà agricola: un’azienda agricola, solitamente a conduzione familiare, attrezzata per ospitare turisti in un ambiente raccolto, familiare appunto come un casale o una locanda, per conoscere e saggiare di persona le bellezze e le bontà prodotte. Questo tipo di strutture ricettive sono caratterizzate proprio dal fatto che preparano i pasti con i prodotti della loro azienda o di quelle vicine, usando prodotti tipici come DOP, DOC, IGP, organizzano degustazioni dei loro prodotti – come vino e olio ad esempio -, organizzano attività ricreative nel territorio.
Degustare olio in agriturismo, nelle 5 zone ICT umbre
Degustare olio in agriturismo è possibile sia come ospiti della struttura, nelle pietanze preparate dal cuoco sia sulla bruschetta in occasione di eventi dedicati, tipo Frantoi Aperti che si tiene ogni anno a novembre. I produttori sapranno consigliare al meglio il tipo di abbinamento tra olio e pietanze, il tipo di pane da usare per una bruschetta ideale che solitamente è pane senza sale, sciapo, adatto proprio ad accompagnare le delizie umbre (dall’olio, ai salumi, ai formaggi stagionati). Il tutto in una cornice splendida, bucolica: immersi nella campagna umbra, di fronte a distese ordinate di ulivi, con i prati puntinati di giallo e di rosso nella bella stagione.
Sia gli intenditori che chi ama degustare olio in agriturismo troveranno l’occasione per assaggiare di certo un olio extra vergine d’oliva umbro DOP, dato che questa è stata la prima regione ad ottenere la certificazione di origine protetta su tutto il territorio. Vi sono poi le cinque IGT, ossia Indicazione Geografica Tipica, in cui è suddivisa produzione olearia umbra da nord a sud: Colli del Trasimeno, Colli Assisi Spoleto, Colli Martani, Colli Amerini e Colli Orvietani. Questo perché i territori sono diversi tra di loro, lo sono anche le cultivar e le tradizioni: degustare un olio in un agriturismo orvietano, che risente quindi della tradizione olearia toscana e laziale, non sarà la stessa cosa che provare un olio della zona di Assisi o Spoleto. L’olio dei Colli Orvietani è costituito da una prevalenza di cultivar Leccino (max 60{4cb44f24c122cf1683292453cec8970e2e39da584eb896a83a42c54ca8356994}) e poi da Frantoio (max 30{4cb44f24c122cf1683292453cec8970e2e39da584eb896a83a42c54ca8356994}), Moraiolo (max 15{4cb44f24c122cf1683292453cec8970e2e39da584eb896a83a42c54ca8356994}) e altre varietà per un massimo del 20{4cb44f24c122cf1683292453cec8970e2e39da584eb896a83a42c54ca8356994}. Invece, i Colli di Assisi e Spoleto producono un olio con prevalenza di olive Moraiolo (60{4cb44f24c122cf1683292453cec8970e2e39da584eb896a83a42c54ca8356994} e oltre), olive Frantoio e Leccino non superiori al 30{4cb44f24c122cf1683292453cec8970e2e39da584eb896a83a42c54ca8356994} e altre varietà per un 10{4cb44f24c122cf1683292453cec8970e2e39da584eb896a83a42c54ca8356994} massimo.
La soluzione ideale sarebbe degustare l’olio in agriturismo in ognuna delle 5 zone IGT umbre, per sentire dal vivo le differenze e apprezzarne l’indubbia qualità di tutti e cinque i prodotti.
Nella zona relativa all’orvietano, vi consigliamo una struttura conosciuta per la qualità dei prodotti e dei servizi offerte: se volete degustare olio in agriturismo fatelo a Locanda Rosati.