Novembre 10, 2024

Comune di Alviano

Alviano è un piccolo borgo medievale tipicamente umbro, situato su un’altura della Valle del Tevere non lontano dai colli amerini, e circondato dai calanchi, che formano degli estesi sistemi a ventaglio di grande fascino. Il piccolo borgo, circondato dalle mura difensive, presenta ancora la sua chiara impronta urbanistica medievale, caratterizzata da una forma compatta con un tessuto viario piuttosto fitto ma regolare, rimasta quasi totalmente immutata nonostante il rifacimento di diversi complessi edilizi.
Alviano è uno dei comuni che fanno parte del Parco Fluviale del Tevere, che si estende per circa 50km giungendo fino all’Oasi Naturalistica, di grande importanza per la conservazione della natura e del territorio.
L’Oasi, che occupa circa 900 ettari, nacque artificialmente nel 1963 a seguito dello sbarramento del fiume Tevere realizzato dall’ENEL, ed in breve tempo i sedimenti accumulati dal fiume hanno contribuito alla nascita di varie zone paludose e di un bosco igrofilo, attirando numerose specie di uccelli acquatici.
Oggi, sono oltre 10.000 gli esemplari che ogni anno si fermano qui, scegliendo l’oasi come rifugio ideale dove riprodursi.

La Storia

Alviano nei documenti medievali è noto come “Albianum”, toponimo che indica possesso, fondo agricolo di una “gens”.
Nel caso specifico si tratta di un toponimo prediale che ricorda il ” praedium ” della ” gens albia ” che qui aveva un possedimento con villa campestre.
Si ritiene che il primo insediamento della villa albiana o praedium albianum debba essere ricercato sulla collina tra Lugnano in Teverina ed Alviano, dove è ancora presente il toponimo “La Villa”.
Continuando il nostro rapido volo storico su Alviano , ricordiamo che, verso la fine del X secolo, i Longobardi e poi i “Comites”, giunti dalla Germania al seguito dell’Imperatore Ottone III iniziarono a stanziarsi lungo la Via Tiberina, restando, successivamente, legati al Baronaggio locale, come gli Alviano, gli Orsini, i Colonna, i Caetani.
Gli Alviano ottennero il titolo di ” Nobili Orvietani ” e con Orvieto divisero le aterne vicende, alleanze e lotte con la città di Todi, Amelia e con tutti i Castelli della Tiberina.
Agli inizi del XIII secolo, appaiono ufficialmente tra i ” Domicelli ” di Orvieto.
Spoleto, con la forte espansione del suo ducato, non lascia spazio al altri feudatari che, per salvaguardare l’autonomia dei loro feudi, preferiscono avere contatti con Orvieto e Todi, anziché con il Ducato di Spoleto.
Il 13 Novembre del 1290 , gli Alviano partecipano con tutta la nobiltà orvietana alla benedizione e alla posa della prima pietra del Duomo di Orvieto e concorrono alla realizzazione della fabbrica con copiose offerte.
Nel 1300, Offreduccio e Giannotto di Alviano, con il concorso di Ugolino, fanno atto di sottomissione ad Orvieto, per avere protezione contro Todi sui loro beni di Alviano, Guardea e Giove.
Nel 1301, il Nobile Ugolinuccio di Alviano è eletto Podestà di Orvieto.
Questo centro dell’Amerino raggiunse il massimo dello splendore ai tempi di Bartolomeo di Alviano , che tra il ‘400 e il ‘500 fu conosciuto in tutta Europa sia per le sue imprese di guerra, come capitano di ventura, sia per i rapporti con le più potenti famiglie dell’epoca.
È a Bartolomeo che si deve la ricostruzione e l’ampliamento dell’ antica fortificazione costruita intorno all’anno 1000 dal Conte Offredo.
Nel 1654 la rocca venne acquistata da Donna Olimpia Maidalchini-Pamphili cognata di Innocenzo X per 265.000 scudi.
Donna Olimpia è rimasta nell’immaginario popolare per le leggende legate ai suoi costumi licenziosi.