Marzo 19, 2024

Comune di Montecchio

Montecchio tra passato e presente

Montecchio, a 25 Km da orvieto al di là del Tevere, si trova sotto il Monte Croce di Serra (999s.m.l.) dal quale nelle giornate più limpide, si scorgono i primi insediamenti urbani di Roma. Il Paese ha interessanti trascorsi storici venuti alla luce negli anni 80 quando in località Fosso San Lorenzo è stata rinvenuta una necropoli umbro-etrusca di vaste dimensioni. Qui la presenza romana è attestata da rinvenimenti di vasellame, oggetti metallici e da alcune tombe. Intorno all’XI sec. fu costruito il primo nucleo del castello, il cui territorio apparteneva al comune di Todi. A Montecchio e nelle sue frazioni di Melezzole e Tenaglie, si trova tutto ciò che di caratteristico ci si può attendere dai piccoli paesi di origine medioevale: dall’urbanistica tipica dei castelli e dei borghi con vicoli e piazzette tra case e storia centenaria, alle tradizioni culturali e ricreative come il Corteo Storico del Venerdì Santo, le cene medioevali di agosto e le sagre paesane “dei pasticceri”, “del cinghiale” e della “Castagna”. Proprio perché così legato alla storia dei suoi avi, Montecchio presenta uno dei centri storici meglio conservati del circondario orvietano, ciò grazie sia all’impegno dei suoi cittadini privati, sia a quello dell’amministrazione comunale. La Natura pressoché intatta del territorio ha favorito l’insediamento di interessanti strutture turistiche con valenza ecologica (sentieristica di montagna ed aree pic nic), residenziale (centro di salute Marc Mességue a Melezzole) e gastronomica come aziende agrituristiche, trattorie e ristoranti tipici di buona qualità nei quali è possibile degustare prodotti tipici locali come cacciagione e funghi. E’ facile intuire come Montecchio sia un paese da “visitare”, un paese genuino, non ultimo anche per l’ospitalità della sua gente.

Beni culturali

A sud-est troviamo un imponente porta, un tempo l’unico ingresso al Castello, formata da un arco a tutto sesto e sormontata da una torre. Poco più avanti una seconda porta conduce al primo nucleo del castello. Nel centro storico è collocata la Chiesa Parrocchiale di Santa maria anteriore al 1400.. La facciata ha subito diverse trasformazioni, in origine era costituita da una sola navata e l’odierno campanile fu aggiunto solo nel 1616, all’interno grandi tele con episodi riguardanti le confraternite. A pochi chilometri dal centro abitato si trovano i Ruderi del castello di Carnano la cui storia è legata a quella dei Signori di Baschi che qui estendevano il loro dominio. L’imponente castello dominante la profonda valle sottostante, fu ultimato nel 1400. Nel 1553, dopo la strage fra consanguinei, il legato pontificio di perugia ne ordinò il saccheggio e la demolizione. Di esso restano brani del muro di cinta e l’abside della Chiesa di Santa Maria.

Parco archeologico ambientale Vallone San Lorenzo

Ngli anni ’80 è stata rinvenuta, in località Fosso San Lorenzo, una necropoli umbro-etrusca (databile tra il VII ed il VI sec a.C.) di castissime dimensioni. Circa 3000 tombe a supporre l’esistenza di un grandissimo centro, ancora non individuato, nelle vicinanze del fiume Tevere, ove probabilmente avvenivano scambi commerciali tra Etruschi ed Italici. Alle tombe ricavate internamente nella roccia, si può accedere tramite un breve corridoio a cielo aperto il “dromos”; costituite da camere quadrangolari le tombe presentano una banchina continua su tre lati, mentre le disposizioni si sono succedute nel corso del tempo con la sovrapposizione dei cadaveri. I corredi funerari erano costituiti da fibule, anelli, lance, spade, vasellame e buccheri. L’area della necropoli, è stata recentemente oggetto di un’opera di valorizzazione che ha permesso di creare sentieri, servizi e documentazione sul luogo. I reperti rinvenuti sono visitabili presso l’Antiqarium di Tenaglie.

Tenaglie

Il piccolo borgo di Tenaglie è dominato da un imponente palazzo costruito negli ultimi tra anni del ‘600 sulle basi di un vecchio castello medioevale, dalla nobile famiglia Ancajani. Alla morte degli Ancajani si sono susseguiti diversi proprietari fino ad arrivare agli attuali i quali hanno ristrutturato la dimora e l’antico edificio rirale, ora sede ddella “Mostra della civiltà contadina”. La Mostra è una raccolta con restauro ed esposizione di oggetti vari costruiti in epoche ormai remote, provenienti per la maggior parte dalle campagne e dai piccoli centri urbani dell’Umbria. La mostra rimane aperta per il pubblico l’ultima domenica di ogni mese.

Melezzole

Tutto in pietra, dagli edifici alla pavimentazione urbana, Melezzole si presenta come il classico castello medioevale a pianta circolare. Il torrione ancora esistente, presenta l’Aquila Tuderte collocata nel 1557. La Chiesa Parrocchiale di San Biagio ha orgini molto antiche ed è stata restaurata nel 1624. Il borgo di Melezzole è circondato da fitti boschi, fondando la sua economia sui prodotti della montagna e sull’agricoltura di qualità. Coltura tipica è la castagna, ed è il castagneto che disegna il paesaggio circostante, spaglio e lunare in inverno, vivido in primavera ed estate, meraviglioso in autunno quando i particolari colori della macchia mediterranea dipingono con i toni dell’arancio e del rosso i crinali circostanti.